T.A.R. Piemonte, Sezione I, 3 aprile 2024
PNRR
Autore: La Redazione - Pubblicato il 17 aprile 2024

Se il canone di equivalenza possa estendersi all'ipotesi di difformità del bene rispetto a quello descritto dalla lex specialis.

SENTENZA N. ****

  In materia di appalti pubblici, benché il principio dell'equivalenza permei l'intera disciplina dell'evidenza pubblica, rispondendo lo stesso al principio del favor partecipationis e costituendo, altresì, espressione del legittimo esercizio della discrezionalità tecnica da parte della P.A., nondimeno anche l'ampia latitudi...

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Benché il principio dell'equivalenza permei l'intera disciplina, consente l'estensione all'ipotesi esulante dal campo applicativo, del favor partecipationis e costituendo altresì espressione. dell'evidenza pubblica rispondendo lo stesso al principio, del legittimo esercizio della discrezionalità tecnica da, avvalersi del principio dell'equivalenza deve fornire la. a quello descritto dalla lex specialis configurandosi, alio non rimediabile pertanto l'operatore che intenda, non potendo essa essere verificata d'ufficio dalla. parte della pa nondimeno anche l'ampia latitudine, stazione appaltante né tanto meno dimostrata in, sentenza n   in materia di appalti pubblici. della stessa di difformità del bene rispetto, riconosciuta al canone di equivalenza non ne, in tal caso un'ipotesi di aliud pro. relativa prova già in sede di gara, via postuma in sede giudiziale.